Te veo preocupado, hijo mío,y como abatido. Recobra el ánimo.Nuestra fiesta ha terminado. Los actores,como ya te dije, eran espíritusy se han disuelto en el aire, en aire leve,y, cual la obra sin cimientos de esta fantasía,las torres con sus nubes, los regios palacios,los templos solemnes, el inmenso mundoy cuantos lo hereden, todo se disiparáe, igual que se ha esfumado mi etérea función,no quedará ni polvo. Somos de la mismasustancia que los sueños, y nuestra breve vida culmina en un dormir. Estoy turbado.Disculpa mi flaqueza; mi mente está agitada.No te inquiete mi dolencia. Si gustas,retírate a mi celda y reposa.Pasearé un momento por calmarmi ánimo excitado. (Próspero)
In his bosom? In what chapter of his bosom? In his heart? In what chapter and verse of his heart? VIOLA (200) To answer by the method, in the first of his heart. To continue this metaphor—in the first chapter of his heart. OLIVIA Oh, I have read it. It is heresy. Have you no more to say? Oh, I have read that. It's not a holy message, it's heresy. Do you
Virtù! Sciocchezze! Sta in potere nostro esser così o cosà! Il nostro corpo è il nostro bel giardino, e la volontà nostra il giardiniere: piantare ortiche o seminar lattuga, metter l’issopo ed estirpare il timo, guarnirlo d’erbe d’una sola specie o variegarlo con specie diverse, mantenerlo infruttuoso per pigrizia o concimarlo per farlo fruttare, la facoltà di fare tutto questo e d’agire nell’uno o l’altro modo sta tutta nella nostra volontà. Se la bilancia della nostra vita non avesse su un piatto la ragione da controbilanciar quello dei sensi, il sangue e la bassezza degli istinti ci trarrebbero inevitabilmente alle più scriteriate conclusioni. Ma per fortuna abbiamo la ragione a raffreddarci le bramose voglie, gli impulsi della carne, le libidini; delle quali ciò che tu chiami amore è soltanto un pollone od un germoglio.
IAGO: [...] Non tutti possono essere padroni, né tutti i padroni avere fedeli servitori. Ne conoscerete parecchi di devoti e deferenti, rimbambiti a forza di servire, che passano la propria vita come l'asino del padrone, per un po' di biada, e da vecchi vengono messi da parte.Onesti furfanti, da prendersi a frustate! Altri, con la meschina apparenza del dovere badano solo al proprio interesse, e facendo gran mostra di fedeltà verso i padroni, ne traggono gran frutto, e una volta riempitesi le tasche non rendono omaggio che a se stessi. Queste sono persone di talento, ed io mi professo uno di loro... Signore, quant'è vero che siete Roderigo, se io fossi il Moro, non vorrei esser Iago. Stando al suo servizio, servo me stesso.Lo sa il cielo, non è né per amore né per dovere, ma solo in apparenza per i miei fini particolari. E quando le mie azioni esteriori riveleranno l'intima natura e intento del mio animo, allora sì mi mostrerò col cuore in mano per darlo in pasto alle tortorelle. Io non sono quel che sono.